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UNO SPORT PER TUTTI

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CONTINUA CON SUCCESSO IL PROGETTO

“UNO SPORT PER TUTTI”.

GIA’ UNA DECINA I BIMBI MENO ABBIENTI DEL TERRITORIO PER I QUALI LA FONDAZIONE ANDREA ROSSATO HA SOSTENUTO LE QUOTE DI ISCRIZIONE ED ANNUALI DELLA DISCIPLINA SPORTIVA SCELTA DAI PICCOLI.

Mauro Rossato, Presidente della Fondazione: “Lo sport è fondamentale per lo sviluppo e per la serenità di tutti i bambini, ma lo è ancor più - ne siamo convinti -  per coloro che in casa vivono situazioni di serio disagio”.

Continua con grande successo il Progetto della Fondazione Andrea Rossato “Uno Sport per Tutti” il cui obiettivo è dare la possibilità ai bambini meno abbienti del territorio di praticare una disciplina sportiva.

E, infatti, sono già una decina i piccoli che possono praticare lo sport  grazie al sostegno economico della Fondazione.

 “Siamo convinti che avvicinarsi ad una disciplina sportiva per i giovanissimi sia un’opportunità preziosa non solo per il benessere individuale  – dice Mauro Rossato, Presidente della Fondazione Andrea Rossato –  ma anche per  la crescita personale, per la coesione e lo sviluppo sociale, educativo e sanitario”.

Un itinerario ambizioso che la Fondazione percorre da due anni insieme alla Diocesi veneziana e altri enti assistenziali con il cui appoggio vengono identificati i giovani più bisognosi del territorio per i quali sostenere i costi di iscrizione e le quote annuali dello sport prescelto. Tra le attività preferite dai giovanissimi ci sono calcio, danza, judo e ginnastica artistica.

“Lo sport è fondamentale per lo sviluppo e per la serenità di tutti i bambini – spiega ancora Rossato - ma lo è ancor più per coloro che in casa vivono situazioni di serio disagio”.

Significativi, in tal senso, si sono rivelati i  dialoghi con due comunità del territorio: quello con “Casa Aurora”, la comunità terapeutica residenziale - diretta dalla dottoressa Nicoletta Capra -  per l’accoglienza e il trattamento delle madri tossicodipendenti o con patologie psichiatriche,  che vivono nella struttura con i propri figli e quello con la Casa Famiglia “San Pio X” della Giudecca - presieduta dal Dott. Roberto Scarpa – che accoglie madri in difficoltà con i loro bambini, seguendole anche nel successivo processo di reinserimento nel tessuto sociale e lavorativo. Importante è stata poi la partecipazione al progetto da parte delle società sportive che hanno accolto i bambini e che hanno contribuito al progetto.

“Ci auguriamo che il nostro dialogo con le associazioni sportive del territorio possa proseguire virtuosamente e a lungo – conclude Rossato – perchè crediamo che il nostro impegno possa contribuire alla diffusione dello sport come parte formativa integrante della crescita e dell’educazione dei più giovani”.

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